LA TERAPIA cON FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI

Passato il tempo di Macerazione Dell’aglio

Il 93% dei pazienti con diabete di tipo 2 ha un alto o altissimo rischio di avere un evento cardiovascolare (infarto o stroke) fatale entro dieci anni. Le attuali conoscenze ancora incomplete e i dati delle osservazioni finora raccolte aiutano ad identificare alcuni fattori predisponenti all’insorgenza della sindrome: sesso femminile, età avanzata, sovrappeso e diabete tipo 2. Alcuni studi recentissimi, inoltre, attribuiscono un possibile ruolo di rilievo alla presenza di autoanticorpi, al livello ematico di RNA virale all’inizio dell’infezione, alla riattivazione del virus di Epstein-Barr, responsabile di una precedente mononucleosi, e ai bassi livelli di anticorpi IgM e IgG3 soprattutto se in soggetti asmatici. Le prime non risultano associate ad altre malattie che possono alterare il metabolismo lipidico, mentre le seconde sono causate da altre affezioni in grado di influenzare il metabolismo delle lipoproteine (cirrosi biliare primitiva, epatopatie con stasi biliare, diabete mellito, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, uso prolungato di farmaci come i cortisonici e contraccettivi orali). Lo scopo degli studi clinici di intervento è stato quello di ridurre con dieta o con farmaci la colesterolemia e di valutarne i risultati, confrontando l'incidenza degli eventi ischemici nei soggetti trattati rispetto ai soggetti di controllo trattati con placebo. L'analisi è condotta sui dati di 7 studi prospettici che hanno coinvolto pazienti studiati con ultrasonografia intra-arteriosa (IVUS) per verificare l'impatto della terapia intensiva con farmaci ipolipidemizzanti, anti-ipertensivi, inibitori dell'acil:colesterol acil transferasi, ipoglicemizzanti orali, e antagonisti del recettori per gli endocannabinoidi sulla progressione dell'aterosclerosi coronarica.

4. nei pazienti trattati con terapie diverse dalle statine l'impatto della mortalità non-coronarica sulla mortalità totale risulta avere un peso maggiore, a causa della relativamente modesta riduzione della mortalità coronarica. Da martedì 22 a giovedì 24 maggio, infatti, in piazza De Ferrari resterà parcheggiato un caravan coumadin 5mg che, dalle 9 alle 19, darà la possibilità a chiunque lo desideri di sottoporsi a uno screening cardiologico gratuito che comprende un esame elettrocardiografico, uno screening metabolico effettuato attraverso il prelievo di una goccia di sangue, la stampa del profilo glucidico, lipidico, uricemico e del proprio rischio cardiovascolare e il rilascio di materiale informativo e di un card. Il colesterolo alimentare (colesterolo esogeno) è assorbito dall'intestino ed è incorporato, insieme a trigliceridi, fosfolipidi e apolipoproteine (principalmente APOB 48) nei chilomicroni formati dalle cellule epiteliali della mucosa intestinale (enterociti). La captazione delle LDL da parte delle cellule avviene ad opera di un recettore specifico, presente sulla superficie cellulare, che lega le LDL e le trasporta all'interno della cellula, con un processo chiamato endocitosi recettore-mediata. Dopo che i chilomicroni hanno rilasciato i loro trigliceridi al tessuto adiposo, per azione della lipoproteinlipasi endoteliale, le particelle rimanenti si staccano dalla superficie endoteliale e trasportano il colesterolo esogeno al fegato.

Una parte delle IDL è rimossa dagli epatociti per essere catabolizzata, mentre il 50-90% è convertito in LDL, per azione della lipasi epatica. VLDL. Poiché le VLDL sono i precursori delle LDL, un'eccessiva produzione di VLDL comporta necessariamente un aumento delle LDL plasmatiche. Il recettore per le LDL (LDL-R) lega le APOB 100. Il 70% delle LDL circolanti è rimosso dal fegato, il restante dai tessuti periferici. LDL dal circolo per deficit dei recettori specifici LDL-R (o raramente per anomalie delle APOB 100, che a tali recettori si legano). 5. L’uso di acido acetilsalicilico non è raccomandato al di sotto dei 21 anni di età per un potenziale maggiore rischio di effetti collaterali specifici per l’età. Nei soggetti di età superiore ai 75 anni è ragionevole iniziare una statina o continuarla se il paziente la sta già assumendo, ovviamente dopo una discussione su rischi e benefici della terapia. Nei soggetti tra i 34 e 75 anni la prevalenza di ipercolesterolemia (≥240 mg/dl) è stata del 34% negli uomini e del 36% nelle donne. Il farmaco si inserirà nel più ampio scenario di trattamento delle malattie cardiovascolari che rappresentano ancora oggi la prima causa di morte nel nostro Paese e sono responsabili del 44% di tutti i decessi, con una prevalenza più elevata della media europea (7.499 casi ogni 100mila abitanti) anche a causa dell’età media particolarmente alta della nostra popolazione.

Una parte maggiore del colesterolo esogeno è invece incorporata, insieme al colesterolo sintetizzato nel fegato (colesterolo endogeno), nelle VLDL (very low density lipoproteins o lipoproteine a densità molto bassa). Una volta secrete dal fegato, le VLDL subiscono lo stesso catabolismo dei chilomicroni: i trigliceridi sono idrolizzati dalla lipoproteinlipasi endoteliale e vengono liberate le particelle rimanenti o lipoproteine a densità intermedia (IDL). In tempi più recenti, vi si è contrapposta l'idea che la struttura dei processi di collegamento fra sinapsi e neuroni nel nostro cervello obbedisca a una rappresentazione (un modello) che potremmo definire di tipo matematico. Gli acidi grassi trans-monoinsaturi sono il prodotto della saturazione industriale degli acidi grassi polinsaturi nel processo di produzione della margarina. Si parla di studi di prevenzione primaria quando i soggetti reclutati non presentano, in condizioni basali, segni di malattia (in questo caso cardiovascolare), mentre si definiscono studi di prevenzione secondaria quelli nei quali gli individui in esame sono già affetti da patologia. Gli studi sperimentali hanno accertato l'importanza delle LDL nella patogenesi dell'aterosclerosi, mentre gli studi clinici hanno dimostrato che la riduzione della colesterolemia si accompagna effettivamente ad una riduzione degli eventi cardiovascolari ischemici. A sostegno del ruolo causale della colesterolemia nella patologia cardiovascolare sopravvengono gli studi sperimentali (pur con i limiti del carattere sperimentale) e gli studi clinici.

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